Colgo l’occasione dell’uscita di questo video pubblicitario con cui la Retro Computers Limited ha avviato la campagna in vista del prossimo Natale per fare il punto, dal mio osservatorio personale, sull’ultima console che abbia visto, almeno a livello di immagine, la partecipazione in prima persona di Clive Sinclair.
La community degli utenti storici dello ZX Spectrum, e più in generale gli appassionati di retrocomputing, ha quasi subito snobbato (legittimamente) il prodotto. Troppo costoso per lo scarso bagaglio tecnologico fornito in cambio del prezzo di 89,99 sterline (+ costi di spedizione) .
I nostalgici possono apprezzare il packaging che richiama in tutto e per tutto quello della macchina cosi famosa negli anni ottanta.
Gran parte degli acquirenti sembra volersene disfare non appena venuta in possesso del pad (questo è, alla fine, lo ZX Vega) giacchè resta delusa dall’esperienza di gioco. La disposizione dei tasti è eccentrica (in questa mancanza di ordinarietà, forse, risiede l’unico -ma rinunciabilissimo- rimando allo stile Sinclair, tradizionalmente distintosi per soluzioni “fuori dagli schemi”). La console, poi, si presta ad essere utilizzata esclusivamente per scopi ludici. La mancanza della possibilità di utilizzare una tastiera taglia fuori ogni altra modalità di fruizione delle prestazioni tipiche di un tradizionale emulatore.
In questo quadro si inserisce questo video dall’ambientazione anni ottanta, dai toni eminentemente nostalgici, e dall’irresistibile (almeno per me) fascino che produce quando rimarca l’inevitabile distanza tra la generazione dei padri e quella dei figli.