Con l’annuncio della raccolta fondi su Indiegogo finalizzata alla produzione e messa in commercio di una console portatile denominata ZX Vega Plus da parte della Retro Computers Ltd, siamo a tre!
In pochissimo tempo possiamo contare ben tre prodotti hardware il cui obiettivo è emulare le gesta (ed il software) del Sinclair ZX Spectrum, la leggendaria macchina creata da Sir Clive Sinclair nel 1982: il The Zx Spectrum Recreated della Elite Systems Ltd, lo ZX Vega ed il Vega Plus, appunto. E questo se consideriamo solo i prodotti venduti su scala industriale, senza contare le versioni “arriccchite” di stampo più o meno amatoriale.
Tralasciamo per carità di patria il nostro giudizio personale sui singoli prodotti. Vogliamo solo annotare che ben maggiore importanza, a nostro parere, riveste il fatto che un gruppo di appassionati sia riuscito recentemente (mediante un’operazione di reverse engineering tentata senza successo da moltissimi in passato) a replicare perfettamente la ULA che si trova a bordo della macchina originale.
Ma siamo curiosi. Quale sarà il giudizio degli appassionati in merito ad un simil fiorire di iniziative, delle quali ben due hanno l’imprinting del fondatore della Sinclair Research Ltd, mitica casa prima di kit elettronici, poi di radio e tv miniaturizzate e, finalmente, negli anni ottanta, sbarcata nel meraviglioso mondo dei microcomputer (e dei veicoli elettrici…..)?
Terminata l’operazione nostalgia, cosa ne sarà di questi dispositivi? Indubbiamente alla Retro Computers Ltd va dato il merito di non atteggiarsi a meteora. E’ vero, infatti, che cerca di racimolare i fondi per questa nuova macchina per la seconda volta mediante il crowdfunding, ma presumibilmente non ha investito i ricavati dalla vendite del Vega (quanti saranno gli esemplari venduti?) in auto di lusso per i proprietari del marchio, o se lo ha fatto, ha usato la necessaria prudenza, reinvestendo parte degli utili e dell’esperienza maturati nel frattempo.
Sopra tutto il resto campeggia, a nostro parere, l’importanza che va assumendo, specie all’estero, dove i vincoli legislativi sono molto meno importanti che nel nostro Paese, la dimensione del crowdfunding nella realizzazione di progetti imprenditoriali. Tanto che qualcuno si spinge a parlare di Crowdfunding Revolution.
Perciò vi invitiamo alla lettura di questo bell’articolo comparso sull’Huffington Post, che reca la firma del sempre immenso Zio Clive.
Buona lettura!